La Dottoressa Silvia Fazzeri è laureata con lode in Biologia Molecolare e Scienze Fisiopatologiche, con Master in Nutrizione Clinica. Nel corso della visita nutrizionale, mediante un'accurata anamnesi generale e alimentare, con l'ausilio dell'analisi antropometrica, plicometrica e bioimpedenziometrica vengono raccolti i dati necessari alla preparazione del piano alimentare. che può essere reso ancora più accurato con l'aiuto di due scienze recenti, la nutrigenomica (studio dell’azione degli alimenti sul nostro DNA)  e la nutrigenetica (variabilità di risposta dell’individuo ai cibi).


SERVIZI OFFERTI
VISITA NUTRIZIONALE
Rilevamento dei dati del paziente, anamnesi delle abitudini alimentari, analisi BFM/BLM, valutazione dello stato nutrizionale e consigli nutrizionali.
DIETOTERAPIA (determinazione della dieta ottimale individuale in relazione ad accertate condizioni fisiologiche e patologiche)
Elaborazione di un programma alimentare personalizzato dopo aver effettuato l'anamnesi delle abitudini alimentari, un'analisi BFM/BLM e la valutazione dello stato nutrizionale.
CONTROLLO
Visita con analisi BFM/BLM, correzione del programma alimentare personalizzato, rivalutazione dello stato nutrizionale ed assistenza.
EDUCAZIONE ALIMENTARE DI GRUPPO
Consulenza nutrizionale specifica secondo il target
MENU PER LA RISTORAZIONE (determinazione delle diete ottimali per mense, gruppi sportivi, etc. in relazione alla loro composizione ed alle caratteristiche dei soggetti)
Elaborazione di menu conformi a quanto indicato dal Ministero della Salute (C.U. Dietetica e Nutrizione)
MENU SPECIALI (determinazioni di diete speciali per accertate condizioni patologiche in ospedali, nosocomi, etc.)
Elaborazione di menu conformi a quanto indicato dal Ministero della Salute (C.U. Dietetica e Nutrizione): -Nutrizione nella prima infanzia e nell’età scolare - Alimentazione nell’adolescenza. - Gravidanza e l’allattamento - Alimentazione in età senile - Alimentazione nel soggetto iperteso - Nutrizione nel soggetto che presenta patologie cardiovascolari - Nutrizione nel soggetto che presenta il diabete mellito di tipo 1, di tipo 2, Mody. - Nutrizione nel soggetto che obeso - Nutrizione nel soggetto malnutrito - Nutrizione nel soggetto che presenta l’osteoporosi - Nutrizione nel soggetto nefropatico - Nutrizione nel soggetto affetto da patologia cancerosa - Nutrizione nel soggetto che presenta patologie a carattere neurodegenerativo (Parkinson, Alzheimer) - Nutrizione nel soggetto che presenta patologie a carico del tratto gastrointestinale: Celiachia, morbo di Crohn, colite ulcerosa, colon irritabile - Nutrizione nel soggetto che presenta particolari malattie genetiche: Fenilchetonuria, Fibrosi cistica, Glicogenosi
ANALISI BIOIMPEDENZIOMETRICA
La bioimpedenziometria (BIA) è una metodica rapida e non invasiva per l’analisi della composizione corporea. Tramite la semplice apposizione di quattro elettrodi, verranno analizzati i valori bioelettrici di Resistenza (abbinata ai liquidi corporei) e Reattanza (abbinata ai solidi corporei) presenti nel corpo umano. Con questa tecnica è possibile ottenere un’analisi completa
che, con sensibilità e specificità elevate, è in grado di discriminare se le oscillazioni di peso sono imputabili a oscillazioni di Fluidi, Massa Cellulare o Massa Grassa, consentendo la realizzazione e il perfezionamento del programma dietetico consono alle necessità del paziente per ottimizzare i risultati. TEST GENETICI con tampone buccale
I test nutrigenetici, che studiano la risposta del nostro organismo agli alimenti che consumiamo abitualmente, ci permettono di identificare quei cibi più affini alle nostre predisposizioni e quelli meno idonei o meno tollerati. Riducendo il consumo di questi ultimi a favore di quelli che soggettivamente svolgono azione antiinfiammatoria o disintossicante mettiamo in atto una importante azione preventiva e riportiamo il nostro organismo verso una condizione di benessere e salute. Diversi studi scientifici dimostrano che seguendo un'alimentazione geneticamente compatibile si perde più peso e con minori difficoltà e si mantengono nel tempo i risultati ottenuti molto più facilmente rispetto ai classici regimi dietetici.
PREDISPOSIZIONE GENETICA ALLA CELIACHIA
La celiachia, o enteropatia da glutine, è un’intolleranza permanente al glutine contenuto nelle farine di grano, orzo, farro, segale e avena.
La presenza di una forte componente genetica nella Malattia Celiaca è stata dimostrata dal coinvolgimento dei geni del sistema HLA nella suscettibilità verso la malattia e l’indagine genetica ha, in questi ultimi anni, acquisito un’importanza sempre maggiore. Il test genetico presenta un valore predittivo negativo molto forte ed ha un significato predittivo positivo per la diagnosi della malattia celiaca.
INTOLLERANZA GENETICA AL LATTOSIO
L’intolleranza al lattosio è l’incapacità di digerire lo zucchero del latte ed è causata dal deficit della lattasi, enzima responsabile della scissione del lattosio in due zuccheri semplici: galattosio e glucosio. Il lattosio non 
idrolizzato raggiunge il colon esercitando un effetto osmotico che provoca richiamo d’acqua e di elettroliti nel lume intestinale, fermentazione batterica dello zucchero e formazione di acido lattico e acidi grassi a catena corta. L’intolleranza al lattosio si manifesta con nausea, gonfiore, crampi addominali e diarrea.
Recentemente è stata individuato il polimorfismo associato alla forma di intolleranza al lattosio con insorgenza nell’età adulta. L’impiego del test genetico per la rilevazione del polimorfismo è utile per la diagnosi differenziale di intolleranza al lattosio congenita primitiva a esordio ritardato in presenza di una sintomatologia comune ad altre condizioni di deficit di lattasi dovuto a danno della mucosa intestinale (deficit secondario) in seguito a gastroenteriti, alcolismo cronico, celiachia, disordini nutrizionali, terapie farmacologiche o interventi chirurgici.