Siamo negli anni 60, magici, unici e irripetibili, gli anni del miracolo italiano, del boom economico, dei Beatles e dei Rolling Stones, delle contestazioni studentesche, della rivendicazione della libertà negata e della strenua opposizione alla guerra.
Un’epoca quella degli anni ’60 dove le donne esibivano con grazia la propria femminilità, dove le stelle del cinema dettavano legge in fatto di eleganza. Gli anni delle minigonne, del montgomery e dei pattern geometrici.
È in questi anni che Benito Selvaggi, originario di Bari, si trasferisce a Roma con sua moglie Angelina Lanzolla. Benito, vendeva al dettaglio porta a porta, biancheria e pantaloni, la moglie provvedeva a modifiche e eventuali riparazioni.
Negli anni 70, sulla la scia dei mutamenti in atto nelle tendenze e nella moda, la famiglia Selvaggi crea il primo laboratorio d’abbigliamento all’ingrosso soddisfando, così, la crescente domanda di rinnovamento in fatto di stile, dalle camicie a fiori alle minigonne, dai jeans a zampa di elefante ai caftani etnici, dai colori acidi alle stampe psichedeliche.
È nel 1981 che viene registrato il marchio Segi's in onore del piccolo erede. “Segi” è, infatti, acronimo di Giuseppe Selvaggi – Se (Selvaggi) Gi (Giuseppe) – “ ‘s”ne rappresenta il genitivo sassone (di Giuseppe Selvaggi).
Spetterà a Giuseppe portare avanti l’attività di famiglia, fondata con amore, passione e sacrifici.
Nel 2016, Pino Selvaggi apre il 1° negozio in via dei Castani.
Nel 2017 inaugura l’e-commerce e lancia la formula del Franchising per altri punti vendita, conducendo così Segi’S verso nuovi infiniti orizzonti.