C'è stato un periodo, a partire dalla metà degli anni 50’, in cui i night-club hanno fatto la storia del tessuto sociale del paese.
Luoghi di incontro, di divertimento e di fervore artistico-culturale, in primis riguardante la musica ma non solo, comprendevano in genere tutte le forme di arte.
Il Full Up nasce come club in quel periodo e più precisamente nel 1958.
Fin Dalla sua nascita un punto di riferimento per Firenze e la sua vita notturna. Un luogo in cui la musica l’ha fatta da padrona e, avendo la stessa interessato valori morali, commerciali, industriali in un processo che ha indotto l’affermazione di mode e tendenze costituite di colori e centimetri di capelli e gonne, ha stimolato strumenti di emancipazione e protesta politica, ne deriva che in questi anni è stato un luogo in cui persone di varie estrazioni sociali e di varie parti del mondo si sono incontrate e hanno avuto la possibilità di interagire fra loro anticipando temi e tempi della globalizzazione.
Il Club vuole ripensare il mondo della discoteca attualizzando il passato al presente, a partire da una delle più alte forme di arte, cioè la musica, si possono esprimere tendenze artistiche di tutti i generi, dalla fotografia, alla cinematografia, alla pittura, inoltre il concetto principale del club è quello della diversità sotto tutti gli aspetti sociale, sessuale, razziale, alimentare, una diversità che in realtà diventa un contenitore dove tutti trovano il proprio posto.